giovedì 9 luglio 2015

L'ORO OSCILLA E LA SCADENZA DELLA GRECIA SI AVVICINA

Aquisto banco metalli preziosi  - Il prezzo dell’oro è pressoché invariato questo giovedì, gli investitori continuano a seguire con particolare attenzione gli sviluppi della crisi del debito greco mentre i titoli azionari cinesi schizzano alle stelle dopo le nuove misure adottate dal governo per calmare i mercati.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto scendono di 1,10 dollari, o dello 0,09%, a 1.162,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea.
Ieri l’oro è crollato a 1.145,90 dollari, un livello che non si registrava dal 18 marzo, prima di chiudere a 1.163,50 dollari, su di 10,90 dollari, o dello 0,95%. I futures troveranno supporto a 1.142,40 dollari, il minimo dal 17 marzo, e resistenza a 1.168,50 dollari, il massimo dal 7 luglio.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a settembre subiscono un’impennata di 16,5 centesimi, o dell’1,09%, a 15,32 dollari l’oncia troy.
Il governo ellenico dovrà presentare delle nuove proposte di riforme entro la mezzanotte di oggi, dopo aver richiesto ai creditori ieri un piano di salvataggio della durata di tre anni.
I leader europei potrebbero decidere di accettare la richiesta della Grecia di ulteriori fondi di emergenza durante il summit di domenica se il Primo Ministro Alexis Tsipras si impegnerà ad effettuare i tagli alle pensioni, ad aumentare le tasse e ad introdurre le altre misure di austerity richieste dopo cinque mesi di trattative.
Se entro domenica non si arriverà ad un accordo, la Grecia potrebbe rischiare la bancarotta e decidere di uscire dall’euro.
Ieri il ministero delle finanze ellenico ha annunciato che la chiusura delle banche continuerà fino a lunedì e resterà attivo il controllo dei capitali.
Il sistema bancario greco è chiuso dal 28 giugno ed i prelievi dagli sportelli automatici sono limitati a 60 euro al giorno, tra i timori che le banche siano quasi a corto di liquidità.
Stamane il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che "sarà molto difficile" arrivare ad un accordo sul debito greco, mentre secondo il Presidente della Bundesbank tedesca Jens Weidmann, la BCE dovrebbe continuare a congelare i fondi di emergenza alla Grecia almeno fino a quando Atene non avrà raggiunto un accordo con i creditori internazionali.
L’incertezza per la situazione greca non è riuscita comunque a far aumentare la richiesta di oro, di solito considerato un investimento rifugio.
Intanto, i verbali del vertice di politica monetaria di giugno della Federal Reserve mostrano che i policymaker hanno bisogno di vedere ulteriori segnali di rafforzamento dell’economia statunitense prima di alzare i tassi di interesse.
Dai verbali emerge anche una certa apprensione per i problemi finanziari della Grecia, segnale che l’agitazione che regna sui mercati globali potrebbe fare andare in fumo i piani di aumento dei tassi della Fed se aumentasse il rischio di contagio.






































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