Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto scendono di 1,70 dollari, o dello 0,15%, a 1.153,70 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea.
Ieri, l’oro è sceso a 1.144,80 dollari, un livello che non si registrava dal 17 marzo, prima di chiudere a 1.155,40 dollari, giù di 2,50 dollari, o dello 0,22%. Supporto a 1.142,40 dollari, il minimo dal 17 marzo, e resistenza a 1.163,90 dollari, il massimo dal 13 luglio.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a settembre scendono di 12,9 centesimi, o dello 0,83%, a 15,32 dollari l’oncia troy. L’argento ieri è sceso di 2,4 centesimi, o dello 0,16%, a 15,45 dollari.
Si prevede che il Dipartimento per il Commercio riporti un aumento delle vendite al dettaglio pari allo 0,2% per il mese di giugno, dopo l’incremento dell’1,2% registrato a maggio. Le vendite core dovrebbero essere aumentate dello 0,5%, dopo l’aumento dell’1,0% a maggio. Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno inoltre i dati sui prezzi all’importazione e le scorte delle imprese.
Domani l’attenzione degli operatori dei mercati sarà rivolta alla testimonianza della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen davanti alla Commissione Bancaria del Senato, per avere nuove informazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse statunitensi.
La scorsa settimana, la Yellen ha affermato che la banca centrale dovrebbe alzare i tassi di interesse nel corso dell’anno, ma ha sottolineato anche l’indebolimento del mercato del lavoro.
Nelle ultime settimane il prezzo dell’oro è andato sotto pressione tra i segnali che l’economia statunitense sta riprendendo lo slancio dopo un’ondata di debolezza, alimentando le aspettative di un aumento dei tassi di interesse nel corso dell’anno.
La possibilità di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesa sull’oro, poiché il metallo prezioso non riesce a competere con gli investimenti ad alto rendimento quando i tassi sono alti.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 97,09, in salita dello 0,15% sulla giornata.
L’euro è in calo poiché gli investitori aspettano di vedere se il parlamento greco voterà a favore delle rigide misure di austerity richieste dai creditori del paese in cambio di un accordo che possa far evitare il collasso finanziario.
Nel corso della giornata, il Primo Ministro greco Alexis Tsipras incontrerà i parlamentari di maggioranza ed opposizione ma dovrà affrontare una dura battaglia per ottenere il supporto per il terzo piano di salvataggio proposto dai creditori.
Entro domani sera dovranno essere approvate quattro leggi, tra cui quelle riguardanti la riforma delle pensioni e delle tasse.
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